Di norma sono linee molto rapide impiegate negli assoli, declinate differentemente secondo i generi: più articolate e tensive nel Jazz e Fusion, più aggressive timbricamente e spesso parecchio funamboliche (shredding) nel Rock e dintorni (contemplando pure l’uso di registri assai alti e talvolta device meccanici - leva vibrato - o elettronici).
Chop, in inglese “taglio”, nel gergo musicale una frase musicale particolarmente incisiva, di grande effetto.
Di norma sono linee molto rapide impiegate negli assoli, declinate differentemente secondo i generi: più articolate e tensive nel Jazz e Fusion, più aggressive timbricamente e spesso parecchio funamboliche (shredding) nel Rock e dintorni (contemplando pure l’uso di registri assai alti e talvolta device meccanici - leva vibrato - o elettronici).
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Da oltre mezzo millennio sì è progressivamente sviluppata una formidabile risorsa musicale: l’arpeggio melodico.
Da quando in Europa nel XVI secolo si è iniziato a teorizzare e usare gli accordi, pertanto a mischiarli con la polifonia medievale (basata su più linee melodiche scalari), quindi a svilupparli sempre più in sequenze nel XVII secolo, giungendo nel secolo successivo a fondare il Sistema Tonale. L’arpeggio melodico* è semplicemente suonare (o cantare) le note costituenti un accordo, una dopo l’altra senza far risuonare le precedenti (come nell’arpeggio armonico). A volte mi è capitato di ascoltare o leggere da parte di qualcuno che vuole affermare il valore musicale dei suoi beniamini (spesso in contrapposizione a giudizi altrui, di solito ben argomentati), che l’unica discriminante sia suonare la note giuste (o i colpi nel caso di batteristi-percussionisti) nei momenti giusti e con le giuste tecniche, il resto non conta.
Questo tipo di espressione non ha alcuna sostanza, nessun fondamento né pratico né teorico. È usata da chi non sa argomentare musicalmente per obiettare. Ciò anche per tre logici, decisivi, motivi. A volte mi è stato chiesto: è possibile stabilire la qualità tecnica di un’esecuzione di un brano o di un gruppo o di singoli musicisti?
Sì, certo. |
Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Maggio 2024
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